TikTok accerchiata anche in Europa: ban ipotesi concreta

TikTok rischia il ban anche in Europa: a dirlo è il commissario dell'Unione Europea Ursula von der Leyen che, nel corso di un evento tenutosi a Maastricht, ha specificato come l'esclusione del social network cinese dal Vecchio Continente sia un'opzione da non escludere.

Precisazione: Ursula von der Leyen è intervenuta non in qualità di commissario UE ma di candidata alle elezioni europee.

Rimbalza così al di qua dell'Atlantico la questione relativa alla sicurezza della piattaforma, accusata di condividere i dati degli utenti con il governo di Pechino. Negli Stati Uniti il presidente Joe Biden ha da poco firmato la legge con cui viene dato l'aut aut all'attuale proprietà: o trova un acquirente per la divisione americana entro 9 mesi, o l'app verrà estromessa dal mercato. ByteDance ha risposto subito chiaro: TikTok non è in vendita, e la legge è incostituzionale.


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Telegram, novità per profilo utente, compleanni, canali consigliati e altre 14 funzioni

Telegram ha annunciato di aver integrato 17 nuove funzionalità nella sua app di messaggistica e di aver superato i 900 milioni di utenti attivi mensilmente. Come sottolineato dal CEO della società, Pavel Durov, quelli implementati non sono solo "piccoli miglioramenti o correzioni di bug", ma la maggior parte "espandono in modo significativo il modo in cui le persone utilizzano Telegram",

Tra le varie funzioni, alcune per tutti, altre solo riservate ai Pemium, gli utenti possono ora esplorare i canali consigliati simili a quelli a cui hanno già aderito, hanno una nuova modalità per visualizzare il proprio profilo e mostrare il proprio canale oltre a nuovi strumenti di moderazione migliorati per gli amministratori dei gruppi e molto altro ancora.

Inoltre, è stato anche lanciato un nuovo sistema di ricompense per i proprietari dei canali che condivide il 50% dei ricavi delle inserzioni pubblicitarie mostrate nei loro canali. I prelievi su Fragment sono già disponibili per i canali idonei, senza tasse.


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Problemi di privacy su Android TV, accessi indesiderati a Gmail | Fix in arrivo

Alcuni modelli di Android TV potrebbero mettere a rischio la privacy degli utenti, esponendo le email di Gmail a chiunque abbia accesso fisico al dispositivo. Secondo quanto riportato da 404 Media, il sistema operativo Android TV, installato di default su molti smart TV in commercio, presenta una falla di sicurezza. Questa consentirebbe a terzi di accedere a Gmail e ad altri servizi collegati all'account del proprietario della TV.

Il problema nasce dal modo in cui Android TV gestisce l'accesso con l'account Google. Trattandosi di una versione modificata di Android, il sistema mantiene attiva la sessione dell'account inserito, permettendo l'accesso automatico alle app scaricate dal Play Store.

Sebbene Google non permetta ufficialmente l'installazione di Chrome su Android TV, esistono delle soluzioni alternative che aggirano questo limite. Lo YouTuber Cameron Gray ha dimostrato come installare Chrome su una smart TV Android e, di conseguenza, accedere facilmente a Gmail, Drive e ad altri servizi. Ecco il video in cui mostra il procedimento.


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TikTok non è in vendita: il pugno duro di ByteDance dopo la firma di Biden

TikTok non è in vendita: lo ha dichiarato ByteDance dopo che il presidente USA Joe Biden ha firmato il disegno di legge con cui viene lanciato l'ultimatum alla piattaforma social, rendendolo esecutivo. La proprietà cinese ha ora poco meno di 270 giorni per trovare un acquirente per la divisione americana, pena l'esclusione dal mercato.

Le notizie sulla ricerca di un acquirente sono completamente false, ha dichiarato ByteDance sulla sua piattaforma Toutiao. Le possibilità di vendita sarebbero due, perlomeno sulla carta: una con e l'altra senza l'algoritmo che consiglia i video agli utenti. Una differenza non da poco, considerando che il successo di TikTok è dovuto essenzialmente a quell'algoritmo.

Ma è sempre lo stesso algoritmo a preoccupare i legislatori (e i politici) statunitensi: l'app è stata infatti analizzata a fondo su come funziona per selezionare i contenuti per gli utenti, anche riguardo temi delicati come la guerra. Per questo motivo negli USA si vorrebbe la vendita con algoritmo annesso, opzione che ByteDance scarta invece a priori: più "facile" infatti che il passaggio di proprietà possa avvenire (magari una quota di maggioranza) escludendo l'algoritmo dalla contrattazione, che rimarrebbe così esclusiva di ByteDance.


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Axitea lancia il primo servizio al mondo di videoronde basato su intelligenza artificiale

Axitea ha annunciato un servizio di videoronde basato su intelligenza artificiale, il primo al mondo ad introdurre ispezioni automatizzate nei sistemi di videosorveglianza. Questo servizio innovativo, si legge in una nota, rappresenta "un’evoluzione senza precedenti nei tradizionali sistemi di pattugliamento e sorveglianza", offrendo una soluzione accessibile, efficace e completamente automatizzata.

VIDEORONDA BASATA SU AI

I servizi di pattugliamento sono decisamente importanti nelle strategie di sicurezza delle aziende e, nonostante negli ultimi anni ci siano state alcune evoluzioni del servizio grazie alla digitalizzazione, hanno comunque mantenuto dei limiti legati alla prevedibilità, alla facilità di elusione e all’errore umano.

Axitea risponde a questa esigenza grazie all’impiego delle tecnologie Cloud e IA. La sua soluzione, realizzata in modalità SaaS (Software as a Service) basata su algoritmi di videoanalisi, analizza in tempo reale i flussi video provenienti dalle telecamere di sicurezza, rilevando intrusioni e attivando una risposta immediata e mirata da parte del Security Operation Center.


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VPN per Chrome: Classifica delle Migliori Estensioni 2024

Una VPN per Chrome ha la forma di un’estensione da installare direttamente sul browser. In questo modo ogni volta che si apre una sessione di navigazione, si attiva in automatico una connessione criptata e protetta.

Le estensioni VPN per Chrome si acquistano tramite abbonamento e sono un’alternativa alle applicazioni per i vari device, non vanno infatti a proteggere tutte le attività online ma solo quelle svolte tramite il browser in questione. Hanno sicuramente dei vantaggi rispetto alle app, ma anche dei limiti che vedremo nel dettaglio.


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Nothing, esposti i dati dei membri della community | Statement

Torniamo a parlare di Nothing a distanza di pochi giorni dal debutto sul mercato degli auricolari Ear e Ear (a). Questa volta, però, non ci sono nuovi prodotti da annunciare, dovendo riportare piuttosto una violazione di dati che avrebbe esposto le informazioni personali degli utenti. Il condizionale è d'obbligo in questi casi, ma Android Authority afferma di aver trovato in rete tracce dei profili della Nothing Community.

Abbiamo individuato un file su un sito web di condivisione di file di testo contenente un dump di dati di diversi profili della Nothing Community,

racconta Android Authority. All'interno del data base vi sarebbero informazioni sia pubbliche (nome utente, ad esempio) sia private, tra cui l'indirizzo email associato al profilo del forum. Nessuna password, fortunatamente, ma questo non riduce la gravità del fatto. I dati risalgono al 2022 e, secondo quanto riportato dalla fonte, vi sarebbero incluse anche le informazioni dei primi 2.250 profili della Nothing Community, tra cui diversi indirizzi mail @nothing.tech dei gestori della community.


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TikTok Lite crea dipendenza? Ultimatum UE per vederci chiaro

TikTok Lite non convince la Commissione Europea che dà alla piattaforma social 24 ore di tempo per fornire indicazioni sulla conformità al Digital Services Act (DSA), in particolare sull'esistenza (o meno) di uno studio che - prima della pubblicazione dell'app - abbia valutato i potenziali rischi sulla salute degli utenti. Il commissario Thierry Breton su X riassume la questione in questo modo:

Il social media lite crea dipendenza ed è tossico come le sigarette light?

Dunque i problemi per TikTok sembrano estendersi anche al di qua dell'Oceano Atlantico - la situazione negli USA è arrivata ad un punto cruciale - e riguardare nello specifico la nuova versione Lite lanciata in Francia e Spagna, più leggera in termini di spazio occupato e di consumo di dati ma che dall'app principale si differenzia anche per alcune funzionalità:


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Attacco hacker a Synlab Italia: prestazioni mediche in lenta ripresa

Attacco hacker ai sistemi informatici di Synlab Italia, network europeo di fornitura di servizi di diagnostica medica. Nelle scorse ore, tramite il sito ufficiale e i canali social, la società ha confermato di aver subito un attacco hacker ai propri sistemi informatici su tutto il territorio nazionale che, già dalla prime ore di ieri, stava impedendo agli utenti di effettuare prenotazioni o scaricare referti medici.

In via precauzionale, appena identificato l’attacco e secondo le procedure aziendali di sicurezza informatica, Synlab Italia ha immediatamente disattivato tutti i sistemi informatici e ha prontamente istituito una task force, costituita da professionisti interni ed esterni, ed è attualmente al lavoro per mitigare gli impatti e "ripristinare quanto prima i propri sistemi, in collaborazione con le autorità competenti".


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LoJack, crescono i furti di veicoli in Italia. Panda e 500 le auto più rubate

Nel 2023 i furti di veicoli in Italia sono aumentati del 7% rispetto all'anno precedente. Questo è quanto emerge da un nuovo rapporto di LoJack che è andato a raccogliere ed elaborare i dati forniti dal Ministero dell’Interno. Entrando più nello specifico, lo scorso anno ci sono stati 131.679 furti di veicoli nel nostro Paese. A quanto pare, l'incremento riguarda un po' tutte le categorie, in particolare gli autoveicoli (+11%), ritornati vicini ai 100 mila furti. Invece, hanno registrato solo un leggero incremento i motoveicoli (+2%).

Il rapporto aggiunge che solo il 44% dei mezzi sottratti vengono poi recuperati e restituiti.

MALE CAMPANIA, LAZIO, PUGLIA, SICILIA E LOMBARDIA

Dal 2013 al 2023, nonostante nel 2020 ci sia stato il lockdown, ci sono stati 1 milione 550 mila veicoli rubati nel nostro Paese (auto, SUV/Crossover, VAN, mezzi pesanti, motoveicoli). Di questi, 609 mila sono stati recuperati, pari al 39% del totale. Guardando solamente al mondo delle 4 ruote, i furti sono stati oltre 1 milione e 113 mila.


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